La rottura del tendine di Achille è una tra le lesioni più comuni della caviglia e del piede. Il tendine di Achille è uno dei tendini più forti e importanti del corpo umano e svolge un ruolo fondamentale nella camminata e nella corsa. La rottura del tendine di Achille può verificarsi a seguito di un incidente o di un uso eccessivo e ripetitivo del tendine stesso.
Il trattamento della rottura del tendine di Achille dipende dalla gravità della lesione. In alcuni casi, è possibile un trattamento conservativo, che prevede l’utilizzo di un supporto ortopedico e fisioterapia per aiutare a riparare il tendine e migliorare la forza e la flessibilità. Viene utilizzata, oltre alla terapia manuale, anche terapia strumentale come Tecarterapia e Laserterapia, spesso in associazione fra loro, per stimolare la guarigione del tessuto tendineo. Questo tipo di trattamento può richiedere diverse settimane o mesi, a seconda della gravità della lesione.
Naturalmente, perché sia possibile un trattamento conservativo, è necessario che la rottura del tendine non sia completa. Se la rottura riguarda solo una porzione più o meno estesa del tendine, è ancora possibile tentare di stimolare una guarigione della parte lesa, se invece la rottura è completa i due capi si allontanano, perdendo il contatto, e in quel caso il trattamento di questa lesione è solo ed esclusivamente chirurgico.
La chirurgia consiste nella riparazione del tendine danneggiato con suture o innesti di tessuto. Dopo l’intervento, è importante che il paziente segua un programma di riabilitazione fisioterapico per recuperare la forza e la flessibilità della caviglia e del piede.
La fisioterapia è un componente fondamentale del processo di riabilitazione del tendine di Achille. Il fisioterapista può aiutare a ripristinare la funzione del tendine e migliorare la forza e la flessibilità della caviglia e del piede. Questo può essere fatto attraverso esercizi specifici per la forza, la flessibilità e la propriocezione. Inoltre, il fisioterapista può fornire supporto ed educazione per aiutare il paziente a gestire il dolore e a prevenire ulteriori lesioni.
