LA RIABILITAZIONE DELLA CUFFIA DEI ROTATORI

La riabilitazione  della cuffia dei rotatori inizia subito dopo l’intervento chirurgico di ricostruzione o riparazione della stessa ed ha una durata variabile che dipende da vari fattori, fra cui la tecnica chirurgica utilizzata nell’intervento, ma soprattutto dal periodo di immobilità imposto dopo l’intervento, anche se oggi molti chirurghi NON utilizzano tutori post intervento e anzi  preferiscono la mobilizzazione già dopo poche giornate. Naturalmente, molto dipende anche dalle condizioni della spalla prima dell’intervento e da eventuali complicanze che possono insorgere dopo l’intervento o durante la riabilitazione.

La cuffia dei rotatori è un gruppo di tendini e muscoli che mantengono la stabilità della spalla e consentono a braccio e spalla di muoversi in modo fluido. Lesioni a questa struttura possono causare dolore, debolezza e limitazioni nei movimenti della spalla. Quando non è più possibile intervenire con una terapia conservativa, a causa della lesione completa di uno o più tendini e/o una lesione della capsula dei legamenti della spalla, può essere necessario un intervento chirurgico di riparazione della cuffia stessa e dei tendini eventualmente distaccati.

La prima fase della riabilitazione post intervento di solito consiste nel controllo del dolore e nella prevenzione delle complicazioni come l’ematoma e la formazione di tessuti cicatriziali. Il fisioterapista aiuterà il paziente a mantenere la mobilità della spalla utilizzando esercizi di movimento passivo. In questa fase è estremamente importante il ripristino della maggior parte della escursione articolare, quindi verrà posta particolare attenzione al recupero completo del movimento della spalla, sia pure in maniera passiva, ovvero sarà il terapista a muovere l’arto mentre il paziente si limita a lasciare libero il movimento. Sempre in questa fase è importante mantenere sotto controllo l’infiammazione, per questo motivo il fisioterapista potrà ricorrere alla terapia fisica strumentale come il laser e la tecarterapia per raggiungere questo scopo. Durante tutta la riabilitazione, ma a maggior ragione durante i primi periodi, può essere utile l’applicazione di impacchi di ghiaccio dopo la seduta.

La seconda fase della riabilitazione consiste nel ripristinare la forza muscolare e la funzione articolare. Il fisioterapista guiderà il paziente attraverso una serie di esercizi di rafforzamento della cuffia dei rotatori, del tronco e della parte superiore del corpo. Una volta raggiunta una soglia “di sicurezza”, ovvero quando si sarà ricostituita una soddisfacente massa muscolare, il fisioterapista incoraggerà il paziente a riprendere attività quotidiane come sollevare oggetti leggeri e fare movimenti dolci della spalla.

Nella terza fase della riabilitazione, il paziente continuerà a lavorare sul rafforzamento muscolare e sulla mobilità articolare. Il fisioterapista incoraggerà anche il paziente a partecipare a attività sportive a basso impatto come il nuoto e la corsa leggera.

La riabilitazione post intervento di ricostruzione della cuffia dei rotatori è un processo continuo che richiede impegno, dedizione e pazienza. Il paziente deve seguire le raccomandazioni del proprio fisioterapista e continuare a lavorare sulla propria forza e mobilità articolare anche dopo aver completato il programma di riabilitazione.