ARTROSI DI ANCA

L’ artrosi di anca (coxartrosi) è una patologia degenerativa che colpisce la cartilagine dell’articolazione dell’anca. Si tratta di una malattia che tende ad aumentare con l’età e che può causare dolore, rigidità e limitazione del movimento. Nei casi più gravi, la persona prova dolore intenso anche solo per il semplice fatto di stare in piedi. Si tratta di una patologia degenerativa che, nei casi più gravi, richiede un intervento di protesi, ma se viene affrontata precocemente, può essere trattata con la fisioterapia.

COME SI TRATTA L’ ARTROSI DI ANCA

Il trattamento fisioterapico conservativo della artrosi di anca consiste in una serie di esercizi di rafforzamento e di stretching che aiutano a mantenere la flessibilità dell’articolazione e a ridurre il dolore. La fisioterapia può inoltre includere tecniche di manipolazione articolare e massaggio per aumentare la circolazione e migliorare la mobilità dell’anca

Per migliorare la circolazione sanguigna della articolazione si è dimostrata molto utile la Tecarterapia, che grazie al suo meccanismo d’azione permette di raggiungere e stimolare gli strati più profondi, fino appunto al tessuto osseo che compone l’articolazione, migliorando l’apporto di sangue che in caso di artrosi risulta spesso ridotto. Anche il Laser permette di ottenere ottimi risultati sulle strutture più superficiali, come ad esempio la zona peritrocanterica, che spesso risultano dolorose.

LASERTERAPIA ANCA

TECAR TERAPIA ANCA

TRATTAMENTI CHIRURGICI DELLA ARTROSI DI ANCA

Nel caso in cui il trattamento conservativo non sia sufficiente, il trattamento chirurgico potrebbe essere necessario. La chirurgia dell’anca può comprendere l’artroplastica totale dell’anca, in cui l’articolazione danneggiata viene sostituita da una protesi, o l’artroscopia dell’anca, che permette di riparare o rimuovere la cartilagine danneggiata

RIABILITAZIONE POST CHIRURGICA

La riabilitazione post-intervento è fondamentale per il successo a lungo termine della chirurgia. Il programma di riabilitazione deve essere supervisionato da un fisioterapista e comprendere esercizi di rafforzamento muscolare, stretching e tecniche per ripristinare la flessibilità articolare. È importante seguire il programma di riabilitazione per garantire una ripresa rapida e un recupero completo. Parlare di “recupero completo” è tutt’ altro che una cosa scontata; a volte succede che le persone sottovalutino la riabilitazione post intervento, correndo così il rischio di ottenere un risultato molto inferiore alle reali possibilità e soprattutto si rischia di avere una durata della protesi molto inferiore al previsto, con conseguente necessità di un secondo intervento molto prima del previsto. Va da sé quindi che la scelta della riabilitazione post intervento deve essere accurata e meticolosa tanto quanto la scelta del chirurgo che eseguirà l’intervento!

Unrecognizable physiotherapist examining leg injury on a woman lying down.